sabato 8 gennaio 2011

Spotlight on the week #1 (08/01 - 15/01)

Doppio post settimanale diventerà probabilmente tradizione!
Spotlight on the week, eccezionalmente di sabato (da ora in poi spostato al lunedì, altrimenti perde un buon 80% di senso) un piccolo vademecum per la fatidica domanda "che facciamo stasera?".
C'è sempre tanta bella musica in giro ma è difficile scoprire chi e dove e soprattutto se ne vale la pena!
Questa piccola guida michelene agli eventi in Toscana (perchè il resto d'Italia, mi interessa il giusto) che vale la pena di andare a sentire nei prossimi 7 giorni, in rigoroso ordine alfabetico.

08/01 -Iosonouncane @ Exfila - Firenze (FI)
Beh, se non avete mai sentito parlare di Iosonouncane avete vissuto sotto ad un sasso per tutta la fine del 2010. Il suo cantautorato folk rivoluzionario e il suo peculiare timbro al limite della sanità mentale gli ha permesso di ergersi tra la folla. Opening act i fiorentini Legru. Potrete ascoltare Iosonouncane in chitarra e loop station al Exfila di Firenze.
Porte aperte: 22:00
Si suona: N.P. (a gusto)
ingresso: Gratuito (con tessera ARCI & cricca)
http://www.myspace.com/legru
http://soundcloud.com/iosonouncane

13/01 -Lombroso @ Cantieri Culturali/Officina Giovani (ex macelli) - Prato (PO)
Il rock italiano dei Milanesi Lombroso Suona ai Cantieri Culturali di Prato (ex macelli pubblici), la band non ha bisogno di presentazione, sonorità rock intese per l'ascolto. Niente di più.
Porte aperte: N.P.
Si suona: 22:00
ingresso: Gratuito
http://www.myspace.com/duolombroso

14/01 -Perturbazione @ Controsenso - Prato (PO)

I Perturbazione continuano il loro "del nostro tempo rubato tour" toccando anche Prato, e faranno risuonare il Controsenso con il loro tipico sound, il buon pop direttamente da Torino. Opening act, indie pop rock fiorentino di Murièl
Porte aperte: 22:00
Si suona: 23:00
Ingresso: N.P.
http://www.myspace.com/perturbazione
http://www.myspace.com/muriel29

08/01 -Quartiere Coffee @ Movida - Grosseto (GR)
Quartiere Coffee suonano nella loro Grosseto riscaldando questo fredde serate con il loro Vibratown a base di "sweet aroma" dance reggae tutto da ballare, quindi se volete passare una serata all'insegna del caldo electro jamaican dancehall il Movida di Grosseto è il place to be.
Porte aperte: 24:00
Si suona: N.P. (a gusto)
ingresso: 10€
http://soundcloud.com/quartierecoffee

14/01 -Statuto @ Ex Cinema Aurora - Livorno (LI)
Sembrano inarrestabili questi Statuto che nonostante l'età macinano date come ragazzini, facendo ballare a suon di ska made in Italy giovani e meno giovani, quindi se vi siete persi (anche se dubito) il tour degli Statuto della scorsa estate potete andare a scuotere il sedere rigorosamente in levare all' Ex Cinema Aurora a Livorno!
Porte aperte: 22:00
Si suona: N.P.
Ingresso: N.P. (comunque non gratuito)
http://www.myspace.com/statutoska

08/01 -Thank you for the drum machine @ Karemaski - Arezzo (AR)
Non credo abbiano bisogno di presentazioni, il loro groove è l'orgoglio di Arezzo, infatti la band indie electrobritfunk suona in casa, al baluardo aretino della musica di qualità: Karemaski.
Porte aperte: 22:00
Si suona: 23:30
ingresso: 8€ (con tessera ARCI, UISP, ARCIGay) 15€ (Compreso tesseramento 2011 ARCI)
http://www.myspace.com/thankyouforthedrummachine


08/01 -Tom moto @ Bluetrain Club - Poggibonsi (SI)
Interessante formazione Pisana, si ritrova all'incrocio fra Via del Funk, Vicolo Jazz e Largo Punk tirando fuori qualcosa autodefinito dagli stessi Tom moto "Junk", sonorità sperimentali, tromba, basso funk che tira a mille, ritmi punk, movimenti di tempo e strizzate d'occhio all'accademico jazz. Se ascoltandoli sentite qualcuno nominare i RHCP siete autorizzati a dargli una sberla.
Porte aperte: 21:00
Si suona: 22:30
ingresso: Gratuito (con tessera ARCI & cricca)
http://www.myspace.com/tommotoband

Uochi Toki - Laze Biose

Lunga assenza su questi lidi, causata un po' dalle feste un po' da distrazioni esterne.
Quindi mi faccio perdonare con una nuova recensione di un "disco nuovo acquisto", caotico e fuori dal metro e dalla categoria.
Loro sono i Uochi Toki, e il disco di cui parlo è Laze Biose, il loro terzo album.
Definirli rap, o hip-hop sarebbe come dire che il ragno è un insetto o che il pomodoro è una verdura o un qualsivoglia aneddoto da trafiletto di Focus, quindi il modo più vicino alla verità per definirli è:

Riccardo "Rico" Gamondi: Alle basi, che chiamarle basi non si può, non sono alla base di niente, non sono le tipiche "fondamenta" che possiamo delineare in un hip hop tradizionale. Batte il tempo quanto il paradossalmente più "ordinato" collega Napo, scandendo con rumori, baccano, tempi pari che diventano dispari che diventano irrazionali, campionature da cose più
 improbabili, feedback e synth from outer space con il collo tirato, nei contesti più tradizionalisti (Il primo semestre, probabilmente il brano di cui è più facile disegnare il contorno, ma anche qui, prendetelo con le pinze), dando al tutto il peculiare sapore caotico-elettronico che lascia in bocca l'ascolto di questo disco. Un po' il "dado star" dei Uochi Toki.
Matteo "Napo" Palma: Alle parole, l'identità del dinamico duo. Quando apre bocca è come se svitasse la sua calotta cranica e ci sbattesse in faccia ciò che ne frulla vorticosamente all'interno, un flusso di coscenza continuo che porta a digressioni che dipingono un disegno a spirale, concentrico, con al centro "il titolo". Peculiarità infatti di questo disco (come di Libro Audio) è appunto avere titoli dal preciso ermetismo, parole, precedute dal corrispettivo articolo determinativo che accentua il senso di precisione (I fonici, L'estetica, I batteristi, e via discorrendo), parole che permettono all'ascoltatore di rimanere ancorato a quel sottilissimo filo logico che lega i versi l'uno all'altro, senza perdersi sotto lo tsunami di parole che Napo dispensa inarrestabile, come una macchina.
Testi pungenti, spesso di critica spudorata verso determinate categorie (vedi Il batterista), puntando il dito senza troppi giri di parole, la riscossa degli invisibili (I fonici (aka l'intro)), l'inadeguatezza del mondo all'accogliere l'umanità e viceversa (L'estetica, Le città).

Laze Biose, è però un disco "senza identità", o meglio, ogni brano è un episodio autoconclusivo, non sembra esserci un nesso logico apparente ad unire le 13 tracce che compongono l'album. Ma in fin dei conti questa è l'identità dei Uochi Toki: frenetici e caotici, fuori dalle definizioni enciclopediche e nonostante siano impossibili da contenere dietro ad uno schema logico ben delineato, alla fine dell'ascolto tutto è stranamente abbastanza chiaro.
Ah lo sapevate che se fermate le ali ad un colibrì questo muore dopo circa 10 secondi?


-Gradite una persona od un paesaggio
nella misura in cui tale persona e tale paesaggio
assomigliano all'ideale di persona e paesaggio che avete dentro-