venerdì 27 maggio 2011

Merdinitaly #1: Trucebaldazzi, rap neorealistico (abi abi abi abi)

Ossia: When the moon hits your eye like a big pizza pie that's ammoreh!


Ah l'Italia, il Bel Paese, nido della cultura, dell'arte e di Uomini e Donne.
Spesso, se non sempre, in questo blog si parla di musica, in particolare quella della nostra Bella Italia: concerti, artisti del panorama underground e tutte le altre belle cosette.
Ma c'è una fetta di mercato che spesso non viene presa in considerazione da quegli snob da vernissage dei bloggherz, la vera Nicchia, quella fetta fatta di province campane, di ragazzini problematici cresciuti nel ghetto milanese o sedicenti tali, di sogni di gloria, copertine patinate e soldi facili, di roba zozza al limite del vm18, di televisioni private, feste dell'unità e superenalotto. Insomma quell'Italia che sogna l'America.

Bene, tutto quel pattume su cui si poggia la nostra Bella Italia passa troppo spesso inosservato, ma fortunatamente ho tempo da perdere e posso dare visibilità al vero Trash Che Fa Il Giro E Diventa Arte nell'angolo Merdinitaly: Minutely Selected Italian(s)hit!


Apriamo le danze con l'uomo del momento, il suo album d'esordio è in dirittura d'arrivo, un paio di tracce e si accendono i masterizzatori, sto parlando di lui, il Kamakawiwo'Ole del rap incazzoso con la erre moscia (che se non c'hai un difetto di pronuncia oggigiorno, nell'ambiente rap, non ti cagano manco di striscio), colui che legge il gobbo anche con il playback, nato a Pianoro ma con sospette origini samoane: l'inimitato Matteo "Truce" Baldazzi



La stampa parla di lui, il web parla di lui, i "pischelli coi coltelli", di cui millanta una fraternità, parlano di lui. Insomma tutti parlano di questo fenomeno da baraccone che impazza nel web manco il sextape della Kardashian. Citazioni faberiane da "Il bombarolo", un bianco e nero e uno stile po' neorealista che lascia trasparire la difficoltà di questo giovane rapper del 2000 nello stare dietro alle parole, che lui stesso dice in playback, nel vano tentativo di un lip syinc credibile, e senza peli sulla lingua fa nomi, cognomi e indirizzi.
La scuola media Rastigniano è già meta di pellegrinaggio, sopratutto perché molti la immaginavano in macerie, ingannati dagli strabilianti effetti speciali del video in cui Truce, in pieno stile noglobal d'altri tempi, scaglia un ordigno all'ingresso dell'istituto, trasformandolo in una sorta di Ground Zero de' noantri.
Un rapper che rispecchia le difficoltà vere dei giovani d'oggi, manda affanculo ex ragazze(?), maestri ed insegnanti (e gli sbirri...pure) che non l'hanno, con ragione, mai capito (sarà l'erre moscia, sarà il fatto che farfuglia, vallo a capire). E a tutti loro giura "Vhendetta vherha non finirhò in ghalerha! Frheetrhucebaldaszsi!" con tanto di catenazzi, diti medi e pacchi bomba in pieno stile west coast gangsta rapper, mica pizza e fichi!

Pure le gif animate, non ci facciamo mancare niente.

Che post di 'mmerda che ho scritto... comunque adoro questo Paese.

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