domenica 15 aprile 2012

Max VS Me - Con due deca, la track by track

Ossia: Io non la volevo fare, ma 'ste track by track se le linkano tutti in giro e portano uno sbotto di visite, e io non arrivo a 30 like su facebook, guardiamoci in faccia.


Io non la volevo fare, ho letto roba in giro che esprimeva in modo esaustivo tutto quello che avevo da dire (in particolare lui) e scritta pure molto meglio di come potrei mai scriverla io.
Ma in fin dei conti internet è un posto dove la gente fa un po' il cazzo che gli pare e il magico mondo dei bloggherz è un mondo dove cane mangia cane e se arrivi dopodomani sei old ed io la cresta dell'onda la cavalco come può fare un bradipo zoppo con la labirintite, in un modo unicamente pessimo. Però cazzo, è pur sempre un bradipo sul surf.

Se ne era già parlato dieci giorni fa (lo so, son pigro, non ci posso fare niente, ho promesso tanta roba che non ho potuto mantenere, poi son meteoropatico, e c'ho un gomito che mi fa contatto col piede, perdonatemi) di questo progetto della compilation di Rockit per festeggiare i 20 anni dall'uscita di Hanno ucciso l'uomo ragno, con tutta la nostalgia canaglia e tutte le aspettative da esagitato che ne conseguono.
Mercoledì arrivo all'ascolto, parto dai più attesi da me, Ex Otago, Amari, Carpacho! e Dimartino, poi continuo col resto delle tracce con un paio di skip a metà traccia, e il risultato purtroppo è stato un vagone di aspettative infrante. Da una parte l'errore è stato mio, aspettative troppo alte, tra il fatto che gli 883 son sempre gli 883 e sono perfetti nel loro compartimento a tenuta stagna nel mio cervello dove la polvere e le intemperie non potranno aggredirli, e il fatto che molti degli artisti nella compilation li conosco e mi piacciono, ma dall'altra parte, analizzando nel modo più oggettivo possibile la cosa, alcune tracce, secondo il mio modesto parere, mancano di carattere, di personalità, manca il perché. Ma passiamo alla track by track e non dilunghiamoci oltre sull'introduzione che tanto la leggono solo i magari 28 che il blog già lo seguono.

il Sig. Pezzali in persona è stato uno dei primi a commentare la compilation, ed è stato estremamente diplomatico, anche troppo. Non si risparmia dall'usare a manciate termini come talento, geniale, incredibile o capolavori. Max, quelli son pur sempre lavori tuoi, un minimo di severità, capisco che 'sti vent'anni di carriera ti pesano sulla schiena e che in fin dei conti un tributo del genere fa piacere e parlarne male è un po' da snob ingrati, ma perché esaltarlo così? Perché non bastava un Grazie Mille (*ba dum tsh*)?
Mi asterrò dai commenti tecnici, per quelli andatevi a leggere il post che ho linkato poco sopra scritto da una persona sicuramente più preparata di me in fatto di arrangiamenti e armonie, io son più per la chiacchiera fine a se stessa. Quindi visto che su questo blog non siamo secondi a nessuno portiamo la track by track al livello successivo: la track by track della track by track, un commentary del commentary, un metacommentary. Max VS Me.
Standing ovation.

I Cani - Con un deca
Max
"Quando ho visto per la prima volta i filmati su YouTube dei Cani che suonavano "Con Un Deca" durante i loro concerti sono rimasto folgorato: ragazzi che avrebbero dovuto essere anagraficamente e artisticamente lontanissimi da quella canzone la interpretavano come se fosse cosa propria, con un’intensità e una “pertinenza” devastanti."


Me
Sentita live a Viper di Firenze, il fattore sorpresa era venuto meno per via del report di Rockit del concerto al Circolo Degli Artisti di Roma, quindi me l'aspettavo, ma nonostante tutto mi era piaciuta e registrata rende veramente bene. Ma Max, vedo difficile non interpretare questa canzone come se fosse cosa propria, in fin dei conti oggigiorno con quello che costa la benzina con un deca all'automatico al massimo ti danno una pacca sulla spalla.

Carpacho! - Nord sud ovest est
Max
"Très chic. Voce suadente e armonie eleganti ma senza alcuna sindrome da primi della classe, mille citazioni come i Level 42 nel ritornello, il tutto supportato da un tessuto ritmico elettronico costruito benissimo."


Me
Quella dei Carpacho! era una delle cover che aspettavo, li avevo scoperti esattamente un anno fa con il loro pezzo Niente che non va, e mi erano piaciuti, e devo dire che questa cover è più elettronica di quello che mi aspettavo, non che non mi piaccia sia chiaro, ma non era quello che mi aspettavo dai Carpacho! tutto qui, ci mettono comunque la loro firma con quel filo di archi che non ci stonano per niente.

Selton  - Come deve andare
Max
"Il pezzo originale è una ballata, qui si è scelto saggiamente di ribaltare il discorso partendo da una ritmica che cita alla lontana i Cure. Il grande colpo di scena è il passaggio alla strofa in portoghese/brasiliano, senza stacchi e con una grande coerenza d’insieme."

Me
Max... "alla lontana i Cure"?! Ma il giro cita chiaramente Faith di Geroge Michael! Ahi ahi Max.
Comunque il "colpo di scena" funziona solo se non conosci i Selton, loro scoperti un anno fa con il pezzo Anima leggera, che sono più brasilenji della samba e non hanno mai nascosto le loro origini con il loro accento e frequenti incursioni di portoghese nei loro brani. La cover è in pieno stile Selton, promossa a pieni voti.

Colapesce - Gli anni
Max
"Semplicemente meraviglioso. Sembra che il pezzo sia stato scritto ieri esattamente così. I suoni, le armonie, l’arrangiamento, la malinconia di fondo, la voce. Addirittura l’ultima strofa è costruita come una citazione della versione originale. Incredibile."

Me
Su questo pezzo ho già speso molte parole, probabilmente il mio preferito, anche perché rispecchia un po' lo spirito della compilation, il tempo passa, son 20 anni e nessuno ce li riporterà indietro, neppure noi, neppure con una compilation di cover. La citazione di Radio friendly unit shifter nel ritornello è la ciliegina '90 sulla torta, un filo ironica perché per me il pezzo di Colapesce è effettivamente uno unit shifter.

Amor Fou & AntiteQ - Come Mai (Pregando per un Synth)
Max
"Come suggerisce il “tra parentesi”, i suoni di synth sono protagonisti assoluti, con un tessuto sonoro che crea una tensione quasi drammatica. Interpretazione modernissima, elettronica emozionante, eterea ed evocativa."

Me
Chiaramente gli AntiteQ ci mettono i suoni e gli Amor Fou le voci. I primi mi sono piaciuti, ma gli Amor Fou non mi hanno mai esaltato. Simpatica l'idea della storpiatura fra parentesi che fa capire chiaramente lo stampo della cover, gli AntiteQ ci sono, ci mettono tutta la personalità e si sente, ma la cover non mi convince. Proprio no.

Casa del Mirto - Una Canzone d’Amore
Max
"Geniale. Il testo è parlato dalla voce femminile con un sensualissimo accento francese che evoca echi quasi Gainsbourghiani, a scelta tra Serge e Charlotte. Dolce da impazzire."

Me
Ecco, anche loro come sopra avevano il problema degli AntiteQ: i Casa del Mirto non cantano. Ma loro se la sgabellano splendidamente con una base che c'ha stampato sopra Casa del Mirto ma che rimane fedele al pezzo originale, reinterpretando però il testo recitato da una sensuale voce di ragazza con l'accento francese. L'idea è ottima, la realizzazione pure. Pure loro promossissimi.

Nicolò Carnesi - Rotta per casa di Dio
Max
"Grandissima personalità. La ritmica è un treno in ottavi, la voce segue la melodia originale reinterpretando però metricamente alcuni passaggi; così l’insieme risulta nuovo e moderno pur senza la necessità di decostruire completamente la canzone cui si ispira."

Me
Semplicemente Carnesi che suona Rotta per casa di Dio, il pezzo è il più fedele a quella degli 883, ci mette di suo il minimo sindacale, anzi lo preferisco di gran lunga quando fa pezzi suoi. La cover non mi convince, manca "l'idea" che rende una cover interessante.

Numero 6 - Hanno ucciso l’Uomo Ragno
Max
"Idea formidabile: chitarre acustiche quasi folk che creano un’atmosfera di mistero e di racconto epico, come se la canzone fosse una leggenda di eroismo, sangue e morte che si tramanda di generazione in generazione. Pat Garrett e Billy The Kid, "Ghost Riders in the Sky", la morte dell’Uomo Ragno..."

Me
L'idea c'è ed è pure ben realizzata, stavolta le mani non sono state messe nel testo ma nella musica riarrangiando il pezzo trasportandolo dai vicoli del bronx ad uno scenario western in piena regola, magari in un assolato paesello in qualche saloon. Quando un uomo con le ragnatele incontra un uomo col fucile quello con le ragnatele è un uomo morto. Come dicevo l'idea c'è, ma purtroppo non mi piace, riconosco che è ben fatta ma per il mio gusto personale il pezzo non mi fa impazzire.

Ex Otago - Sei un mito
Max
"Che bello il flauto! E poi la metrica con le parole che ci stanno anche se non c’è spazio sufficiente per le sillabe. E le frasi tronche che cambiano completamente significato, o che forse di un significato non hanno semplicemente bisogno..."

Me
Quello degli Ex-Otago era uno dei pezzi che attendevo di più, e loro si sono veramente guadagnati la pagnotta: i flauti, il testo collage scomposto e ricomposto, il freestyle del Pernazza che non può mai mancare, hanno fatto veramente loro il pezzo di Pezzali. Bravo.

Macrobiotics (Nic Sarno & Dargen D'Amico) - La regola di D’Amico
Max
""La Regola dell’Amico" diventa una ballad hip hop/r’n’b in cui il testo originale viene ritagliato e reimpastato fino a portare al ritornello che cita il geniale Dargen D’Amico! La ritmica delle parole ai massimi livelli."

Me
Quando ho visto il nome di D'Amico nella tracklist la cosa mi ha incuriosito non poco. Non vedevo l'ora di sentire il pezzo, non tanto perché sono un fan di D'Amico ma perché ero curioso di vedere dove avrebbe portato quella fortunata variazione del titolo, poi si sa, l'egocentrismo di D'Amico non ha limiti, infatti il pezzo non parla più della famosa Regola con cui bene o male abbiamo avuto a che fare un po' tutti, ma è diventato un inno a Dargen, che se sei amico di D'amico nella vita non combinerai mai niente

Ghemon - TPS
Max
""TPS" è un pezzo dal testo folle che ho scritto in un momento di delusione amorosa e che ho sempre tenuto nascosto quasi vergognandomene, come un diario di prima liceo di cui non riesci a disfarti ma che speri nessuno legga mai; in questa versione r’n’b/rap mi viene da rivalutarlo completamente!"

Me
Ghemon è bravo, sostanzialmente ha fatto un lavoro da manuale, il pezzo fila drittissimo e non sembra neanche una cover, sembra scritto per essere un rap, e la strofa aggiunta ci sta a pennello. Anche questa cover è riuscitissima, ma boh, sarà quello stile che mi ricorda un po' i Gemelli Diversi con quel rap col ritornello melodico.

Amari - Non ci spezziamo
Max
"In questa versione il testo del pezzo, che nell’originale è quasi gridato in faccia in modo sconsiderato, diventa quasi dolce e soave; cantato così sembra persino poetico! I bridge e i ritornelli sono secondo me degli autentici capolavori."

Me
Altro pezzo atteso da me, quando ho visto che gli Amari avrebbero coverizzato questo pezzo mi son detto "beh sentiremo gli Amari vecchia scuola, quelli di Gamera e Aphoteke, quelli un po' più rap" e invece mi hanno sorpreso de-rappizzando il pezzo e rendendolo molto in stile Amari. Uno dei miei preferiti della compilation, ma sarà perché a me loro piacciono e questo è praticamente un pezzo firmato Amari.

Egokid - La Regina del Celebrità
Max
"Potenza delle idee. Il pezzo originale parla in terza persona di una fantomatica ragazza-idolo di un gruppo di amici che frequentano una discoteca; qui invece la protagonista parla in prima persona, con un cambio-shock di prospettiva cui contribuisce non poco il fatto che la voce narrante sia maschile, creando un inquietante effetto “Drag Queen sul viale del tramonto”. Il tutto su un’elegante base elettronica da club sulla quale ogni tanto fanno capolino suoni e armonie sottilmente sinistre. Figata vera."

Me
Altro pezzo con l'Idea e gli Egokid ci mettono tutta la loro personalità. Il concetto è chiaro fin da subito, il ribaltamento del punto di vista, il femminile usato da una voce maschile, quelle parole chiave come "regina" o "magnifica" richiama un immaginario fatto di drag queen e psichedelia, e nel caso non fosse sufficiente anche la base da gay club da il rinforzo. Lavoro ben fatto, ma anche qui il pezzo non mi prende, ma sono i miei gusti personali. Gusti di merda.

Il Triangolo - Nella Notte
Max
"Bellissima reinterpretazione in chiave folk/Bo Diddley, con citazione di "Samarcanda" finale. Se Bob Dylan avesse scritto questo pezzo, l’avrebbe realizzato così. Stavolta mi sa che l’ho detta troppo grossa."

Me 
Qui Max ammette di averla detta grossa, più che Bob Dylan avrei detto un Bennato senza adenoidi. Simpatica la digressione su Samarcanda ma per il resto il pezzo non mi dice molto. Ciò non ha niente a che vedere col fatto che Il Triangolo non mi fanno impazzire, come avrete capito anche se il gruppo non mi piace apprezzo comunque delle cover ben fatte. 

Maria Antonietta - Weekend
Max
"Voce dalla capacità interpretativa inaudita. Riesce a rendere credibile un testo che è pensato al maschile, e a instillare nel pezzo una forza evocativa completamente nuova e diversa dall’originale. Talento puro."

Me
Ecco. Qui arriviamo ad un punto critico. Con gli amici, soprattutto le amiche ma ancor più soprattutto con una in particolare, faccio puntualmente la figura del fesso quando capita di parlare di Maria Antonietta. Perché nella mia testa c'è ancora quell'immagine che mi ha fatto innamorare, di lei a Milano lo scorso anno sul palco del Mi Ami con gli Young Wrists, quel suo appeal, quella sua carica al contempo dolce ed erotica, rimasi folgorato. Ma quando è uscito il disco nuovo da solista, beh il risultato è stato un cuore infranto. Ma a parte questo la cover non mi piace. Non nego che ci abbia messo molto del suo, ma veramente no, non vuole piacermi.

Soviet Soviet - Il Grande Incubo
Max
Carica devastante post punk. Sonorità modernissime ma con echi che mi riportano irrazionalmente all’adolescenza negli anni 80. Mi piace mi piace mi piace.

Me
Altra cover con personalità ma al contempo un po' magra di idee. Se ascoltate in parallelo un pezzo dei Soviet Soviet e questa cover difficilmente troverete differenze che vi fanno capire che è una cover di una canzone degli 883. Se vi piace il tiro post punk dei Soviet Soviet bene, altrimenti questa cover non vi convincerà.

Girless & The Orphan - Senza averti qui
Max
"Cacchio se a Sanremo nel 95 avessi portato questa canzone fatta così! Un suono che mi ricorda i Mumford and Sons però elettrificati, voce lontana e riverberata, una carica bestiale per pogare sugli Appalachi."

Me
Qui mi è uscito un serio WTF. Io i Girless & The Orphan li ho sentiti, e per conferma dopo l'ascolto di questo pezzo sono andato a risentirli per capire se erano gli stessi, e non mi aspettavo niente del genere. In negativo.
Premetto, a me i Girless & The Orphan piacciono, son bravi, son modesti, ma questa cover veramente non l'ho capita, non capisco proprio i suoni, sembrano mixati col pisello, la voce effettata e lontana, la cassa in quarti che c'è ma non si sente. Con un po' di botta in più sarebbe stato anche un bel pezzo ma boh, sarò scemo io, non lo escludo.

Lava Lava Love - Bella Vera
MaxSono letteralmente impazzito per questa versione di "Bella Vera". La soavità della voce unita alla perfetta scelta del tempo e del disegno delle chitarre ha trasformato un pezzo divertente ma “tamarro” in una chicca di rara classe.

Me
Sono affezionato a questo gruppo, principalmente perché hanno scritto Kenosis, il pezzo che sarà la sigla della mia futura sitcom, ma a parte questo. Anche qui è stata una battaglia con l'amica di poco sopra, a me il pezzo è piaciuto: la voce di lei che lo ammetto, può piacere o meno, l'arrangiamento è un richiamone a quel power pop della seconda metà degli anni 90, la chitarra nel ritornello che ricorda molto i Green Day di When i come around quell'incursione del solo che richiama il tema del ritornello che ormai siamo abituati a sentire solamente nelle più becere band di ragazzini ma che ai tempi avevano tutto un loro senso. Senza troppi fronzoli.

I Camillas feat. Liverani & Orson Camillas - Aeroplano
Max
"Ancora stupore. Un pezzo che originariamente era un lento cantato da una ragazza di 16 anni si è miracolosamente trasformato in una traccia elettronica con basso wobbler, voce maschile lontana lontana e chitarre acustiche eteree. Bellissimo."

Me
Il pezzo originale non mi ha mai fatto impazzire, e lo stesso vale per la cover. Anche qui il missaggio con la voce dietro l'angolo che continuo a non capire, mi dice poco. Continuo a non escludere la possibilità di essere io lo scemo.

News for Lulu - Cumuli
Max
"Ascoltare questa versione di "Cumuli" mi ha emozionato e mi ha fatto pensare che vorrei averla scritta così, con chitarre, banjo, ukulele e un coro che strappa l’anima. E il video girato all’interno della Cupola Arnaboldi a Pavia, la mia città, mi ha emozionato ancora di più."

Me 
Anche qui come per Carnesi i News for Lulu ci mettono poco di loro, con l'aggravante che il pezzo è bello lungo e togliendogli la parte ritmica e aggiungendo quel riverberone sul coro del ritornello sembra un pezzo che si suona in parrocchia al catechismo coi bambini. Mi raccomando su "alleluia alleluia" mani sulla spalla e poi per aria.

Dimartino - Nessun Rimpianto
Max
"Che meraviglia! Un coro tanto sinistro da sembrare quasi lugubre fa in realtà sorridere se lo si associa al testo di una canzone che racconta dello stato d’animo di una persona dopo una delusione d’amore... Bellissima idea e splendida realizzazione."

Me
E siamo arrivati alla fine, concludiamo con Dimartino. Come per il pezzo dei News for Lulu i suoni evocano immagini ecclesiastiche, ma stavolta son fighe. Dimartino ripropone il pezzo a cappella e gli da un tono tutto diverso (che dopo aver letto la recensione che ho linkato ad inizio post ho capito che è dovuto all'armonizzazione in minore), l'idea è brillante, e da un nuovo senso alle parole della canzone. Un'ottima realizzazione.

E con questo ho chiudiamo la fatica. La stimo ad almeno un paio di "mi piace" sulla pagina di facebook.
Ah, dimenticavo, ai signori governatori di Rockit, ancora non vi ho perdonato il fatto che avete aggiunto una traccia. Dovevano essere 20, stava tutta lì la figheria del progetto e voi che mi fate? Mi aggiungete i News for Lulu? Bah.

2 commenti:

  1. adoro quando mi citi non citandomi :D

    cmq, abbiamo un problema: tu sei troppo diplomatico, io per niente.

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  2. intendi il generico "un'amica"? :D

    Lo sai io sono uno diplomatico, ma mai come Pezzali.

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