Summer Clash #1: I tormentoni degli anni zero - estate 2000

Ossia: il lavaggio del cervello, Da Paola e Chiara alla Danza Kuduro

Vi dirò, l'estate non è poi questa grande stagione che tutti vanno professando. Tanto acclamata nelle gelide giornate d'inverno, a loro volta rimpiante nelle afose notti d'estate. Gente che non s'accontenta.
Detto questo, partite con il presupposto che a me l'estate non piace, fatevene una ragione, mettete in saccoccia e partiamo con questo listone.
L'estate è la stagione dei beveroni ghiacciati, delle coperte appiccicose, delle cosce e dei culi, degli addominali assenti malsfoggiati in spiaggia, e delle imbarazzanti abbronzature a t-shirt, ma sopratutto e che dio ce ne scampi, dei tormentoni.
Il tormentone fa estate almeno quanto la borsa frigo in spiaggia che non tiene uncazzodifresco e la sabbia in bocca, allo stesso identico modo. Fastidioso.

Se non c'è il tormentone non fa neanche abbastanza caldo da ritenersi estate. Dal punto di vista socio-psicologico è quel tipico pezzo che se dopo anni lo risenti vieni colto da flashback in pieno stile reduce del Vietnam di balli di gruppo malamente coreografati in spiaggia o feste in piscina che vanno quasi sempre a finire male. Tre contusi e un ustione di terzo grado.
Quindi quello che stiamo per intraprendere è nient'altro che un terribilissimo viaggio (rigorosamente a puntate per evitare crisi di nervi e minacce varie) nell'incubo e nei ricordi brutti delle ultime 11 estati della nostra vita. Un excursus dalle ormai "artisticamente" morenti Paola e Chiara al prete diggei della Danza Kuduro, nella annuale lotta tra i vari artistidell'estate™  (che equivale a "artista che ha fatto quel pezzo per quell'estate e poi è stato inghiottito nell'obilo più totale) per accaparrarsi il titolo di tormentone dell'anno, quindi reggiti che è tutto buche.

Partiamo dall'anno 2000, così pieno di aspettative, che poi era uguale a quello prima solo che i ragazzini si confondevano a scrivere le date sui compiti in classe, ma tant'è.
Quell'anno la lotta per il titolone estivo fresco e ballereccio era parecchio sentito. Il duemila è l'anno del discone dei Subsonica, Microchip emozionale, che a quanto pare tutt'oggi non sono riusciti a bissare (cit.), che nonostante sia del 1999, riecheggiava ancora nelle programmazioni radio, i tempi in cui un album durava più di qualche settimana.. L'anno delle ormai ex Spice Girls che provano a rimanere a galla con le loro carriere da soliste che non gli va giù che solo la Ginger Spice ha fatto l'album del Chico Latino e s'accaparra tutti i quattrini. L'anno dei Litfiba mutilati di Pelù che ci provano ancora. Insomma una gran bella annata.
Ma degli artisti sopra citati, nessuno si meritava il titolo di "tormentone del 2000".
Reggetevi forte che torniamo nell'epoca dei cellulari senza fotocamera e dei VHS al videonoleggio: parte quindi lo sfidone per la nomina a primo tormentone del nuovo millennio!! (Che detto così sembra quasi una cosa bella, ma è tutt'altro.)
E le nomination per l'anno duemila sono... Vai Gianni con la carrellata:

1) Belle Perez - Hello World

Sarà stato il nome un tantino allusivo, sarà che ai tempi queste voci fatte con lo stampino piacevano un po' a tutti, sarà che ha avuto la caratteristica peculiare del artistadell'estate™ di essere venuta dall'oblio, per poi successivamente tornarci come se avesse nostalgia di casa, ma credo che la signorina Perez si meriti una nomination. Notabile l'acconciatura e la quantità di colori differenti all'interno del video, sufficienti per carbonizzare una retina umana.

2) Hanson - If only

Ai tempi non li sentivi da almeno due o tre anni buoni, e ciò non era poi male, anche perchè il mercato era saturo dei tanti 5ive, BSB ed 'N Sync, e i ragazzini biondicci travestiti da Kurt Cobain erano troppo 90's per il nuovo millennio. Infatti questa è la loro ultima opera prima di darsi all'indie ed iniziare a fare acoustic sessions alla Fnac.

3) Paola e Chiara - Vamos a bailar (Esta vida nueva)

Le ormai artisticamente morenti sorelle Iezzi sfoderano un pezzo estivo fatto col compasso. C'è tutto l'ammor caliente dell'estate, quello spruzzo di spagnoleggiante che fa ancora più estate, poi se ci aggiungi il fatto che le due sorelle che ai tempi erano due discrete pheeghe e che durante il Festivalbar di quell'anno alla cara Paola sfugge un capezzolo in diretta... beh, devo ammettere che ai tempi ho pianto, ero nel pieno dei miei 13 anni, non ci poteva essere regalo migliore. Per dovere di cronaca Paola e Chiara hanno continuato imperterrite fino all'anno scorso (dice wikipedia) ma qualcuno se l'è cagate?

4) 'N Sync - Bye bye bye 

Forse azzardo un po' dicendo che Bye bye bye è una pietra miliare del pop, ma gli 'N Sync con le loro coreografie hanno decisamente segnato la storia delle boyband (solo a scrivere la parola boyband mi prende una fitta allo sterno) e Bye bye bye ancora oggi finisce in qualche compilation da party nostalgico, di quelle che li usi giusto per la festa e poi le nascondi per dimenticare che infondo infondo quei pezzacci ridicoli ti piacciono... Anche troppo.

Le nomination son belle calde e la battaglia è dura. 

Da una parte gli 'N Sync che ancora oggi se ci ricapitano a una festa siamo tutti li a ballare con quel sorriso ebete stampato sul volto, dall'altra la Perez che da buon tormentone è sparita nell'oblio, ma purtroppo non siamo qui a premiare il miglior pezzo del 2000 ma a decidere quale sia il tormentone estivo, e secondo me il titolo spetta di diritto a 

*rullo di tamburi*

Vamos a bailar di Paola e Chiara.

Quel pezzo fa più estate della pasta fredda in spiaggia e del prosciutto col melone messi insieme. C'è il ballettino, c'è il *clap clap*, c'è la pheega, c'è lo spagnolo che fa esotico, insomma ha tutti gli ingredienti per essere nominato Tormentone Estivo 2000, nella speranza che il mal di denti colga le sorelle Iezzi nel sonno per aver turbato la mia prima adolescenza.

E con il 2000 abbiamo chiuso, seddiovuole, fra un paio di giorni salteremo al 2001, tutti belli abbronzati e coreografati nell'ultima estate in cui si poteva portare il dentifricio in valigia.

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