lunedì 29 agosto 2011

Summer Clash #5: Immersi nella nebbia - Estate 2004

Ossia: Il buco nero della mia vita

E' impressionante come la mia tarda adolescenza, anno più anno meno, sia un enorme buco nero in fatto di ricordi. Sporadici flash difficilmente ubicabili in un angolo di tempo ben preciso, alcuni ho addirittura il dubbio che siano successi. Probabilmente una reazione naturale del mio sistema immunitario per difendermi dagli attacchi esterni che un mondo sempre più splendidamente senza speranze poteva regalare ad un diciassettenne.
Ripescare i ricordi del duemilaquattro non è semplice per me, lo ricordo ancora come lo strascico della tristeria del 2003 fatto di roba di poco conto: nel duemilaquattro è nato Facebook, ma sarebbe fregato a qualcuno solamente cinque anni dopo. Finisce Friends, l'ictus di Bossi e l'influenza aviaria. Tanta gente che muore: Ray Charles, Pantani, Agnelli, Manfredi e Marlon Brando. Le tette di Janet Jackson al Super Bowl, il fratello che compare in tribunale e la bandana del Silvio nazionale. Ma niente di tutto ciò aveva importanza. Almeno non per il me di diciassette anni trascinato in quell'ondata di tristezza globale dovuta a quelle aspettative per il nuovo millennio che avevano appena avuto il tempo per essere deluse.


L'unica cosa che esisteva in quel microcosmo ancora privo di connessione ad internet ADSL che era la mia testa era la radio. Tutto il mio mondo era Radio Italia Network. Poi la sorte volle che appena un anno dopo RIN chiudesse i battenti per lasciare posto prima a quel triste triste tentativo che è stato Play Radio, poi dopo un paio di anni, a dimostrazione della proverbiale inesistenza del limite al peggio, a Virgin Radio. Sob.

Ma prima che lo style whroak prendesse il sopravvento, sulle frequenze fm captate dalla mia radiolina la musica era di tutt'altro genere.
Fortunatamente il 2003 era ormai un ricordo lontano e nelle tracklist delle compilation tornano nomi che almeno hanno una voce su wikipedia. I Muse stanno iniziando a diventare di dominio pubblico con Time is running out e i N.E.R.D debuttano con She wants to move. I Jet nel frattempo sfornano il pezzo che gli permetterà di mangiare di sole royalties negli anni a venire: Are you gonna be my girl. Il 2004 segna anche l'esordio a scoppio ritardato di Caparezza, prima con Fuori dal tunnel e poi con l'estiva Vengo dalla luna. Inoltre l'etere torna bello saturo di pezzacci ballerecci come Turn me on di Kevin Lyttle, Is it 'cos I'm cool di Mousse T. o Luka con To nem ai! (di cui abbiamo un contributo video, anche perchè chi se la ricordava?), ma come effetto collaterale ci propina pure gli unti e tamarri Aventura (brividoni) con Cuando volveras, che ci becchiamo belli caldi e così ispanicamente trombini, nella fattispecie nella loro veste anglofona di stars internazionali:

Ma mentre in Italia Luca Dirisio ci delizia con la sua Calma e sangue freddo, oltremanica i Blue si confermano il fanalino di coda delle boyband, durante un fortunato brainstorming con la produzione decidono di tirare fuori, in collaborazione con il Tizianone nostro, una versione di Breathe easy in italico idioma intitolandolo A chi mi dice. Dove "A" ha la funzione di preposizione che introduce il complemento di termine "chi mi dice" e non un semplice grido liberatorio come ho sempre pensato. Non che il dubbio ostacolasse il mio sonno in qualche modo, ma non si dica mai che in questo blog non si fa cultura.

Ma questo non basta. No! Perchè il duemilaetre ci ha lasciato l'amaro in bocca, Chihuahua non c'è bastata! E quindi minuziosamente selezionate fra i dischi dei vari "cazzo qui si balla" e "tutti caldi vola tutto" passiamo alle quattro attesissime nomination per il titolo di Tormentone Estivo 2004! Bella lì!

1) Paps'n'Skar - Mirage (stasera la luna)
Sorvolerei sul video che comunque rispecchia lo spirito così subdolamente anacronistico della canzone, ma ogni anno c'è sempre chi prova il colpo di coda del ritorno di fiamma: un sound brutalmente strappato dal caldo abbraccio della seconda metà degli anni novanta. Non si sentiva niente del genere dagli esordi degli Eifel 65! E non se ne sentiva il bisogno.

2) Eamon - Fuck it (I don't want you back)
Richiestissimo questa estate, proposto in varie salse tra cui anche una edulcorata in italiano scritta da J-Ax e cantata da un giostraio rumeno. Sentire la versione censurata in radio era una cosa tristissima. Mentre Lorna che mignotteggia liberamente nel 2003 ansimando per radio non era un problema la F word era ormai di dominio pubblico anche ai non anglofoni. Fortunatamente hanno avuto il buon gusto di non bipparla, che altrimenti sarebbe sembrato il suono di un elettrocardiogramma piatto.

3) Haiducii - Dragostei din tei
Poche presentazioni, qui si parla di storia.
Ci tengo a ricordo che gli Haiducii, tra le varie ospitate, sono finiti pure al festival di San Remo, dove hanno sfoggiato il loro superbo playback e le doti marraze da troione di tangenziale della cantante.
Nel video appare Gesù colto da un attacco di manie di persecuzione e paranoia. Non so assolutamente se le immagini siano attinenti in qualche modo al testo visto che a 7 anni di distanza, come la totalità del mondo conosciuto eccezione fatta per buona parte dell'est Europa, non ho la più pallida idea di cosa parli questa canzone e neanche mi sono mai preso la briga di informarmi.

4) Kaleidoscopio - Você me apareceu
Quest'anno niente hit spagnola fra le nominations (se vogliamo escludere la menzione speciale per gli Aventura) ma arriviamo a un compromesso con i brasiliani Kaleidoscopio e la loro Você me apareceu. Ricordo ancora la loro performance "live" al Festivalbar di quell'anno, uno fingeva di suonare la batteria, un altro il basso, il rastaman faceva girare i dischi, che ai tempi i MacBook ancora non andavano, e lei che era l'unica cosa live di tutto quel teatrino brasilenji non si concentrava nel cantare decentemente ma bensì nel fare inutili piroette spaccate e capriole con l'unico risultato di arrivare in fondo con il fiatone.

Sono già le sei del mattino, quindi tiriamo poco per le lunghe questa pantomima, le nominations ce le abbiamo facciamo partire i rulli di tamburi per questo Tormentone Estivo 2004. I Paps'n'Skar hanno avuto la fortuna di passare sugli spot della TIM per la loro campagna dei punti Luna, ma direi che non sono meritevoli del titolo, nominerei quindi tormentone di quest'anno...

*rullo di tamburi*

Haiducii con Dragostea din tei!
Complice il fatto che è diventato un successo internazionale grazie anche al Numa Guy, che secondo le mie nerd-fonti sembrerebbe essere, nelle sue varie vesti, il secondo video più visualizzato di sempre. Aggiungiamoci il fatto che alla MSU gli hanno fatto condurre la banda nello show di half time creando uno dei momenti più belli della storia:
E insomma possiamo tranquillamente dimostrare che Dragostea din tei guadagna a pieni voti il titolo di Tormentone Estivo 2004.

Chiudiamo anche il capitolo 2004 e ci avviciniamo alla proverbiale metà dell'opera.
Come al solito ci risentiamo fra (spero) tre giorni. Domani vedrò di giustificare i vari ritardi di questo periodo con un post bonus. Anticipo dicendo che è colpa di Bersani. Poi ne riparliamo.

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